EDUMANA – Per una scuola NONVIOLENTA

Anno scolastico 2023/2024

Il Progetto mira a sviluppare la “comunità educante” attraverso la CULTURA DELLA NONVIOLENZA ATTIVA incentrata sul valore del dialogo e della relazione.

Presentazione

Durata

dal 11 Settembre 2023 al 8 Giugno 2024

Descrizione del progetto

Il Percorso formativo si rivolge alla Scuola Primaria, seguendo un modello validato dall’Università MILANO BICOCCA dopo una sperimentazione durata diversi anni.

La RETE ha perfezionato il modello validato dall’UNIVERSITA’ rendendolo più leggero ed accessibile secondo la logica dell’accordo tra tutte le parti coinvolte. La principale novità è stata l’introduzione della figura del TUTOR di comunità, un professionista esterno individuato dall’Assemblea della Rete (pedagogista, councelor o simili), che facilita le relazioni tra le varie componenti della comunità educante e ne accompagna la crescita seguendola in tutto il suo percorso

Il percorso, triennale, è preceduto da una formazione propedeutica che si svolge annualmente in Primavera.

Nel nostro Istituto il Progetto è stato avviato nell’a.s. 2020-21 con la partecipazione dell’Interclasse PRIMA con le sue sette classi, seguita nell’a.s. successsivo dalle cinque prime e poi ancora dalle nuove sei prime. Il massimo delle comunità-classi in formazione è stato raggiunto lo scorso anno, con ben 17 classi “EDUMANA” di Scuola Primaria.

La “formazione di comunità” EDUMANA prende le mosse dal ‘sostegno della diversità sociale e culturale’ – pilastro su cui si fondano le competenze di cittadinanza – per toccare argomenti come la parità di genere e la coesione sociale, gli stili di vita sostenibili, la promozione della cultura della pace e della nonviolenza’ (come previsto dal Punto 6. Competenze in materia di cittadinanza in ‘Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente’ del Consiglio dell’Unione Europea – Maggio 2018).

 

NELLO SPIRITO DEL NUOVO ACCORDO DI RETE, SOTTOSCRITTO IL 9 OTTOBRE 2023, IL COINVOLGIMENTO DELLA SCUOLA PUO’ AVVENIRE ANCHE CON ATTIVITA’ PIU’ SEMPLICI SEMPRE E COMUNQUE  INDIRIZZATE A DIFFONDERE LA CULTURA DELLA NONVIOLENZA.

Ve ne sono alcune imprescindibili, quali:

– LA CELEBRAZIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA (2 OTTOBRE)

– LA CREAZIONE DELLO “SCAFFALE DEI LIBRI DELLA NONVIOLENZA” nelle Biblioteche scolastiche

– ALMENO UNA CONFERENZA SUL TEMA, RIVOLTA ALLA COMUNITA’ SCOLASTICA ED APERTA AL TERRITORIO

 

Le comunità classe che entrano in formazione approfondiscono i seguenti

CONTENUTI

  IL RICONOSCIMENTO DELLA VIOLENZA

         La violenza strutturale e culturale: le radici della violenza. I meccanismi della violenza

         e gli automatismi nelle relazioni quotidiane. Gli stereotipi discriminanti, il bullismo e il

         cyberbullismo

  LE CHIAVI DELL’APPRENDIMENTO

            La Fiducia e l’educatore come guida.  Il clima di classe e la gestione delle emozioni. L’apprendimento cooperativo e la maieutica reciproca come chiavi per una didattica attiva che favorisce il dialogo, il pensiero creativo e la cooperazione. L’APPROCCIO NONVIOLENTO NELLE RELAZIONI INTERPERSONALI

       La risposta nonviolenta secondo l’umanesimo universalista: la coerenza interna e la

       “Regola d’oro”. La comunicazione e la relazione generativa nonviolenta tra le varie componenti della comunità. L’autovalutazione e la valutazione formativa come strumenti di dialogo

  AMBIENTE E COMUNITÀ-CLASSE

         Strumenti per creare un ambiente confortevole in classe: il setting e l’accoglienza. Tecniche e strumenti per la partecipazione attiva di bambini e bambine nei processi decisionali. L’assemblea di classe come occasione di crescita e di condivisione del percorso educativo.

Il Progetto persegue l’intento di avviare IN PRIMA, sin dal primo giorno di scuola, la costruzione della comunità educante e di proseguire nel suo consolidamento nelle classi SECONDE in cui si potrà rafforzare l’assimilazione delle pratiche “Edumana” (www.edumana.it).

L’obiettivo della formazione di comunità delle classi TERZE, quando il progetto si conclude, è invece quello di far riverberare all’esterno degli ambienti scolastici il benessere cui lo svolgimento del Progetto di apprendimento della nonviolenza attiva hanno dato luogo

 

L’entità della formazione specifica segue la parabola sopra descritta: più impegnativa in prima, diminuisce gradualmente in seconda ed ancora in terza in quanto, a questo punto, la comunità educante si ritiene già matura per procedere autonomamente verso la fine del quinquennio.

Le attività  prevedono:

1) FORMAZIONE DEGLI ADULTI delle classi coinvolte, A CURA DI ESPERTI/E selezionate dalla Rete Edumana  

  moduli in classe, per la comunità o soltanto con formatori/tutor,

  moduli dedicati solo ad insegnanti

  moduli dedicati solo ai genitori

  moduli per docenti e genitori insieme

Tutti i moduli sono a spese della Scuola.

 

2) INCONTRI CON ALUNNI/E

    Sono previsti all’interno o all’esterno dei locali scolastici almeno 2 momenti di convivialità con docenti, genitori e bambini/e dove si rafforzano le tematiche relazionali di cura e fiducia reciproca della comunità.

3) INCONTRI INFORMATIVI per tutta la Comunità scolastica 

         “Corner” di informazione/formazione sulla pratica EDUMANA (quest’anno l’appuntamento è ON LINE a cadenza settimanale, il mercoledì pomeriggio).

 Nella pratica è centrale la figura del TUTOR della classe, che ‘sul campo’ si adopera per far crescere “QUELLA comunità classe” occupandosi di favorire la co-progettazione del percorso formativo dei Team di insegnanti e di curare la qualità della relazione docenti-genitori-bambini.

 Il Tutor co-progetta con il gruppo dei docenti la modalità di gestione degli incontri di formazione dei genitori, partecipa alle assemblee di classe, supporta i docenti in caso di necessità, promuove ed agevola la realizzazione degli incontri di comunità, anche con la partecipazione degli alunni e delle alunne, in cui si vivono momenti comuni basati sul rispetto di tutti, sull’inclusione, la conoscenza reciproca e sul benessere del gruppo.

4) INCONTRI CON IL PERSONALE ATA

E’ previsto un percorso-base per il Personale ATA dove si presenta il lavoro di crescita relazionale e di prevenzione alla violenza su cui la scuola si è impegnata, come previsto nel PTOF.

5) FORMAZIONE PER I RAPPRESENTANTI DI CLASSE

Si prevede 1 incontro per formare i rappresentanti in merito al funzionamento degli organi collegiali e soprattutto sul ruolo che ricoprono in essi e sul circuito comunicativo della scuola.

 

 

DETTAGLI DELL’ATTUAZIONE

Formazione dei docenti

Il Modello “standard” prevederebbe 25 ore di lavoro nelle classi prime, ma è stato modificato ed adattato a seconda dell’Interclasse interessata, come spiegato sopra.

  Le ore sono 16 in Prima e Seconda; 12 in Terza.

  Alcune ore si svolgono dentro l’orario di servizio dei docenti, a seconda dell’argomento da sviluppare: precisamente, in prima e seconda si utilizzano per la formazione l’assemblea di classe iniziale, un incontro di programmazione dell’evento finale e l’incontro di comunità. In terza non si considera tale l’Assemblea iniziale.

  E’ prevista poi una formazione in classe, insieme agli alunni, di 2 ore per ciascun team docente.

Per le nuove figure di insegnanti che si inseriscono nell’Interclasse, allo scopo di imparare a gestire insieme le esigenze della comunità scolastica, si prevedono 2 momenti appositi di conoscenza delle pratiche, a RECUPERO della propedeutica eventualmente non svolta.

Formazione dei genitori

  moduli dedicati ai soli genitori, generalmente in orario serale

Le ore sono 6 (e non 10 come previsto dal modello standard) perché si utilizzeranno parte delle ore delle Assemblee di classe che divengono un momento formativo per i genitori oltre che per i docenti. La formazione genitori avviene con modalità di interscambio, partendo dalle domande che possono scaturire rispetto a tematiche significative per la creazione della comunità-classe o su tematiche educative.

     Rientra nella Formazione la preparazione delle Assemblee di classe, che rappresentano un momento fondamentale per la costruzione della comunità educante. Nel modello, le Assemblee rappresentano una sorta di formazione indiretta per docenti e genitori, poiché si svolgono utilizzando la “pratica” Edumana per affrontare i comuni punti posti all’Ordine del Giorno.

Si precisa che, ove non fosse possibile condurre le attività in presenza, si farà ricorso alle modalità ON LINE.

 

TEMPI 

      Le attività prendono avvio in settembre, secondo un calendario concordato con la Scuola, e si protraggono fino a Maggio/Giugno.

      Il calendario può essere modificato, in caso di necessità, previo accordo di tutte le persone coinvolte e assenso della Dirigenza scolastica.

 

  RISORSE FINANZIARIE 

     da € 100 fino ad € 1.000 secondo quanto stabilito dall’Assemblea di Rete EDUMANA (in proporzione ai servizi fruiti dalla Scuola) ossia servizio segreteria della Rete, pratiche amministrative, contratti e pagamenti esperti, materiali, supporto al personale,  formazione personale ATA, sportello del mercoledì, organizzazione eventi sul tema, incontri informativi per i genitori)

          € 925,00 Costo medio / classe per la realizzazione del Progetto (formazione di comunità docenti/genitori,  incluso il recupero dei contenuti fondamentali per i docenti che non hanno mai fatto la propedeutica, tutoring di comunità, supporto docenti e genitori)  

              N.B.: la Propedeutica è sostenuta dagli interessati, salvo che la Rete non riesca ad offrirla

    

 

     

     

 

Obiettivi

L'ipotesi progettuale poggia sulla convinzione che solo con la sinergia tra la scuola e la famiglia si possa dar luogo a relazioni costruttive, in grado di assicurare ai discenti un ambiente cognitivo ed emotivo di PIENO BENESSERE. personale e sociale.

Per questo tutti i componenti della costituenda “comunità educante” entrano in formazione per imparare le pratiche EDUMANA proposte dall’omonima Rete - di cui da quest'anno l'IC CALVINO è capofila - ed esercitarsi ad utilizzarle durante le attività didattiche e nella vita quotidiana.

Principale obiettivo quello di ridurre sempre di più il gap tra i comportamenti tenuti tra le mura scolastiche e quelli vissuti in famiglia e nel quartiere.

OBIETTIVI SPECIFICI

- Comprendere i sistemi di violenza e aggressività che si instaurano in classe.

 - Conoscere i principali strumenti della comunicazione e della negoziazione nonviolenta;

 - Modificare e migliorare le relazioni e le dinamiche che generalmente insidiano la comunità all’interno della scuola: docente-docente, docente-genitore, docente-discente e, in famiglia: genitore-figlio/a

-  Conoscere e prevenire le discriminazioni nelle varie forme (es: bullismo, discriminazione di genere, razziali, religiose)

 

-          Costruire relazioni nonviolente in classe e gradualmente in tutta la comunità scolastica

Acquisire consapevolezza degli automatismi prevaricatori e riuscire a controllarli

Dare una risposta unitaria e propositiva alle differenti esigenze del  disagio  relazionale

 

Luogo

Responsabili

Organizzato da

Referenti

In collaborazione con

Rete EDUMANA  (Capofila IC ITALO CALVINO, in partenariato con IC CARDARELLI-MASSAUA, IC PAOLO E LARISSA PINI, Associazione MONDO SENZA GUERRE E SENZA VIOLENZA, Associazione LA COMUNITA' PER LO SVILUPPO UMANO, Comitato GENITORI DEMOCRATICI DELLA CITTA' METROPOLITANA DI MILANO

Partecipanti

Nel corrente a.s. le comunità classi in formazione sono 13: l’Interclasse terza (5 classi), all’Interclasse seconda (6 classi) e due classi PRIME (quelle del Plesso di Via S. Uguzzone).

 

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